La mia strada fino a qui

After the war (I)

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Bet Grave
view post Posted on 15/2/2011, 18:50




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Quanto era trascorso? Un anno o forse di più?
Dean Winchester, disteso sul letto di uno dei motel più squallidi in cui lui e suo fratello avevano dormito durante la loro lunga vita fatta di cacce ai demoni e di sopravvivenza alla Morte, si domandava quanto tempo fosse passato da quando assieme a Sam aveva messo fine all'ennesima apocalisse.
Nulla era cambiato da allora. Il mondo aveva proseguito la sua folle corsa e nessuno sapeva quello che era veramente accaduto, nessuno a parte loro immaginava che la fine per tutti era stata davvero così vicina che la speranza aveva rischiato di abbandonare anche loro negli ultimi tempi.
Dean s'alzò a sedere mettendo a tacere i ricordi. Faticava ancora a prendere sonno la notte consapevole che il Male, sebbene fosse stato momentaneamente sconfitto, non si sarebbe arreso. C'era da chiedersi quando e come si sarebbe mostrato adesso; finché c'era vita su quella terra i demoni non avrebbero cessato la loro lotta. E lui doveva vigilare fino a quel momento.
Si voltò a guardare la porta del bagno; qualcuno aveva tirato lo sciacquone.
- Credevo ci fossi caduto in quel water!- esclamò.
Sam era lì dentro da almeno dieci minuti. Dean s'alzò per raggiungere il frigo e recuperare una bottiglia di birra già aperta dalla quale tracannò un lungo sorso. Lasciò andare un rutto e si pulì la bocca con il dorso della mano.
“Merda” pensò “di questo passo ci ridurremo come Bobby, soli a bere in una casa vuota a rispondere a finti poliziotti e inventare cazzate su cazzate”.
Richiuse lo sportello del frigo e restò a fissare la bottiglia semivuota che aveva ancora in mano.
No, i fratelli Winchester non sarebbero finiti così. E Dean, in cuor suo, lo sapeva....

L'opinione che Sam Winchester aveva di se stesso, sebbene fossero riusciti a sventare un'Apocalisse, non era cambiata di una virgola.

Ogni volta che si guardava allo specchio, vedeva riflesso un essere potenzialmente malvagio, destinato a portare scompiglio nella vita delle persone che gli stavano accanto.
Di questo non ne aveva più parlato con Dean, sapeva che suo fratello avrebbe minimizzato farcendo il tutto con una delle sue solite battute idiote.
O forse no, in ogni caso non aveva nessuna intenzione di dargli nuove preoccupazioni dal momento che attualmente stavano vivendo una fase di stallo. Niente demoni, niente vampiri, nessun Lucifero o Michele che attentasse alle loro vite.
Sam sapeva benissimo che quella altro non era che l'ennesima quiete prima della tempesta; i suoi sensi leggermente più sviluppati rispetto al normale -grazie o a causa del sangue demoniaco che fluiva nelle sue vene- glielo comunicavano in continuazione.
Sebbene non ne avessero mai discusso apertamente, era chiaro che anche Dean fosse in qualche modo consapevole che il Male era ancora lì, nascosto da qualche parte e pronto ad attaccare quando meno lo si aspettava. In fondo, ogni cacciatore lo sapeva. Per questo i fratelli Winchester, dopo che Lucifero era stato rispedito nella sua gabbia infernale, non avevano abbandonato le armi.
Sam fissò la propria immagine riflessa nello specchio del bagno per qualche altro istante, infine sì rinfrescò il viso con entrambe le mani. E tirò lo sciacquone: doveva pur fingere d'aver fatto qualche cosa dentro quel fottutissimo cesso. Non poteva di certo dire a suo fratello che almeno una volta al giorno sentiva il bisogno di guardarsi allo specchio nella speranza di poter scorgere finalmente un essere completamente umano, piuttosto che un un mostro.

Perchè Sam Winchester, dopotutto, sarebbe stato sempre il tramite di Lucifero.

- La colpa è tua, te l'avevo detto che non era digeribile quella schifezza che mi hai rifilato a cena, ieri. - rispose al fratello, dopo essere uscito dal bagno.
Lo trovò che lo fissava con una birra in mano.
Il solito idiota. Lui no, non sarebbe mai cambiato. Dean ai suoi occhi era e sarebbe sempre stato il migliore.

A Dean scappò una risata nervosa mentre annuiva con la testa. Tornò serio poi quando posò gli occhi su un quotidiano aperto sul tavolo accanto alla porta. Lo raggiunse camminando lentamente, come se avesse tutto il tempo del mondo dalla sua parte. Posò la birra sul tavolo e puntò l'indice su un trafiletto in fondo a una pagina. Quattro righe, nessuna figura, dove si parlava di un motel non troppo distante dal quale si trovavano. La breve notizia riguardava un omicidio suicidio avvenuto in una delle stanze qualche sera prima. Un fottutissimo fatto di cronaca se si toglieva il particolare riportato nell'ultimo rigo “nella camera sangue ovunque e un terribile odore di zolfo”.
Dean lesse a voce alta quelle parole e si voltò a guardare suo fratello sperando che intuisse quello che pensava. I giorni durante i quali combattevano per arrivare a vedere l'alba del giorno dopo erano passati; ma non la voglia di tornare a caccia.
Dean detestava quella merda di “lavoro” ma allo stesso tempo non poteva farne a meno. Era come ossigeno sporco senza il quale non riusciva a respirare. La verità era che per tutta un'esistenza non aveva fatto altro che lottare contro i demoni; credeva oramai di essere in grado di fare solo quello. Che fallisse o no, non importava più oramai.
Con la caccia la sua vita era iniziata, e con la caccia doveva finire.
- Che ne dici facciamo un giro o restiamo qua a cercare in tv qualche film porno? Non che disprezzi questa alternativa....
Sul suo volto si dipinse quel suo sorriso familiare da emerito ebete che tanto piaceva alle donne. Recuperò la bottiglia di birra e se la scolò d'un fiato aspettandosi una risposta da Sam.

Niente discorsi sull'apocalisse su Lucifero o Michele. Non quella sera....

Prima che Dean arrivasse a prendere in mano il giornale, Sam aveva già intuito tutto.
Un nuovo caso su cui lavorare. Si avvicinò a sua volta al tavolo per lanciare uno sguardo attento alla notizia, anche se suo fratello l'aveva già letta la ad alta voce.
Sì, Dean era sempre lo stesso. Apocalisse o no, Lucifero o meno. Il solito coglione... E Sam non riuscì a trattenere un sorriso divertito alle sue parole.
- Senza offesa, ma preferisco impiegare il mio tempo in maniera intelligente, piuttosto che vederti grugnire davanti alla TV. - quelle le sue uniche parole. Il che stava a significare che una nuova caccia era aperta e non c'era tempo da perdere. Se non altro l'avrebbe aiutato a spostare la sua attenzione su altri problemi, piuttosto che suoi propri.

Dopo pochi secondi, Sam si era già infilato la giacca e stava con la mano sulla maniglia della porta. Non aveva sonno. O forse non voleva saperne di dormire... Se fossero partiti subito, avrebbero raggiunto quel Motel a Janesville in meno di un'ora e avrebbero avuto tutta la notte a disposizione per fare un paio di ricerche nei dintorni. Erano abituati ad agire al buio, proprio come le creature a cui davano la caccia.
Janesville, una cittadina immersa nel verde, apparentemente tranquilla e innocua del Wisconsin. Già, apparentemente: i Winchester sapevano fin troppo bene che non era alla luce del sole che le cose e le persone si rivelavano per ciò che erano realmente...
- Mettiamo in chiaro una sola cosa: se dovesse servire, l'agente Bikini stavolta lo farai tu.

Dean sghignazzò. Non c'era bisogno di altre spiegazioni; oramai bastava uno sguardo per capirsi. Sam era forse impaziente di tornare a cacciare quasi quanto lui. Dean lasciò la bottiglia vuota sul tavolo e recuperò il suo borsone mettendoselo in spalla; c'erano armi più che altro.
- Va bene agente Topless!- rispose sghignazzando.
Si sentì invaso da una scarica d'adrenalina. Odiava quella vita eppure il pensiero della caccia era l'unica cosa che lo eccitava. Fatta eccezione per il corpo nudo di una donna che gli si concedeva senza remore.
E ripensò così all'ultima ragazza con la quale era stato mesi prima. Si rabbuiò in volto e diventò serio all'improvviso. S'avviò verso la porta e scansando di lato suo fratello la spalancò per dirigersi verso l'Impala senza voltarsi indietro. Aprì lo sportello e gettò sul sedile posteriore il borsone; quindi montò e mise in moto. Il motore ruggì, quasi fosse impaziente anche lui di ripartire.

Si ricominciava. Di nuovo.
Aspettò che Sam fosse seduto al suo fianco per partire e sfidare l'oscurità di quella fredda notte.

Stronzo... - bofonchiò Sam, in fondo però era divertito da quella battuta. Ed eccitato almeno quanto percepiva lo fosse Dean.
Ma quando suo fratello si oscurò all'improvviso in volto, tornò prontamente serio anche lui.
Ritenne comunque opportuno non fare domande e seguirlo fingendo di non essersi accorto di quel cambiamento repentino. Che diamine gli era preso?
Salì in macchina e dopo aver chiuso lo sportello, si voltò per osservarlo in volto.
- Non mi dire che adesso soffri di ansia pre-caccia. - provò a buttarla in ridere, ma era risaputo che Sam aveva l'umorismo pari a quello di una patata.
Lasciò cadere quindi la questione e si preoccupò di cambiare completamente discorso.
- Se non ricordo male, il motel sta fuori città, ovvero tra la boscaglia. Che fortuna. Per lo meno potremo agire indisturbati. - dichiarò, mentre guardava fuori dal finestrino.

Le luci della città li avevano abbandonati da un pò, l'Impala correva nel bel mezzo del nulla.
Il ragazzo abbassò il finestrino e sporse in fuori la testa, quella notte il cielo stellato era un incanto e senza accorgersene si trovò a pensare a Jessica. Non lo faceva da molto, troppo tempo e si sentì in colpa per questo, dal momento che continuava a reputarsi il diretto responsabile per la sua morte.

Dean non rispose a nessuna delle osservazioni di suo fratello e per impedirgli di parlare ancora accese la radio. Back in black. Non c'era musica migliore per accompagnare quelle lunghe notti trascorse in macchina, guidando verso una meta che forse era meglio evitare. La gente normale scappava da certi posti; loro li ricercavano appositamente.
Roba da folli....
Sam sembrò distratto da pensieri propri che si guardò bene dal disturbare. Meglio così; Dean quella sera era più taciturno del solito.
E intanto s'alzava sempre di più quel muro di segreti e incomprensioni tra i due fratelli Winchester...

Non erano ancora passate le due di notte che arrivarono nel motel nel quale si era consumato quell'omicidio suicidio che la polizia del posto aveva subito archiviato come il gesto di un folle affetto da depressione, che aveva prima sgozzato la fidanzata e poi s'era impiccato nel bagno della stanza che avevano affittata.
Dean fermò l'Impala nel parcheggio accorgendosi subito che la loro era l'unica macchina presente. C'era da scommettere che il fatto accaduto lì dentro aveva allontanato tutta la potenziale clientela di quella topaia. Guardò la facciata del motel in questione spegnendo la radio.
- Benvenuti a Psycho.- commentò- Cerchiamo in cantina madri o ex fidanzate imbalsamate?
Lanciò un'occhiata a Sam e scese dalla macchina. L'idea era di affittare una camera e iniziare così le ricerche fino al mattino. O magari sistemare la faccenda in una manciata di ore. Recuperò dal portabagagli il borsone delle sue armi e aspettò che suo fratello facesse lo stesso.
Si lanciò degli sguardi preoccupati attorno. Fissò poi gli occhi su una delle finestre delle stanze che davano sulla strada e notò che qualcuno aveva smosso una delle tendine.
Allora il motel non era poi così vuoto come aveva pensato...

Dean fece scena muta per il resto del viaggio lasciando invece che gli AC/DC vi facessero da colonna sonora. E Sam gliene fu grato: canticchiare a bassa voce quelle canzoni lo distoglieva almeno temporaneamente dai suoi pensieri.
Il posto era proprio come se l'era immaginato: desolato e fuori dal mondo. Dopotutto era di Janesville che si stava parlando.

Dopo che Sam prese lo stretto necessario dal bagagliaio, ovvero la sua pistola, munizioni ed il pugnale di Ruby, lo richiuse con un colpo secco e anche lui si guardò intorno attentamente.
- Hai visto anche tu quello che credo di aver visto io? - il ragazzo si era riferito ai movimenti sospetti all'interno del motel, ed era sicuro che anche Dean li avesse notati, dal momento che il suo sguardo era fisso proprio in quella direzione.
Erano le due passate di notte, chi poteva essere sveglio a quell'ora? Probabilmente qualche bravo padre di famiglia in compagnia di un paio di prostitute.
Certo, dovevano avere il gusto dell'orrido a pernottare in quel luogo dove si era appena consumato un delitto simile.
O forse c'era qualcun altro lì dentro?
- Andiamo. - disse con tono risoluto. Non si aspettava un sì o un no, ma semplicemente che il fratello lo seguisse.
Con passo svelto e allo stesso tempo silenzioso si mosse nell'ombra della notte, scegliendo di intrufolarsi all'interno del motel dal retro, per sicurezza.
 
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Brigit Pierce Salvatore
view post Posted on 15/2/2011, 20:27




*-* I like it!!!!!!
 
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Ester Colt
view post Posted on 16/2/2011, 09:40




♥ *scalpita per leggere tutto il resto*
 
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Dreamer1993
view post Posted on 17/2/2011, 18:02




Bello! :D
E' un nuovo progetto?
 
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Bet Grave
view post Posted on 18/2/2011, 16:34




Diciamo di si Angela, è un progetto a due mani dove si mescolano personaggi di Supernatural ad altri puramente inventati.... :)
 
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Ester Colt
view post Posted on 4/6/2011, 10:21




 
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5 replies since 15/2/2011, 18:50   77 views
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