Alessandra Paoloni |
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| Saranno tra i protragonisti della seconda generazione. Sono DANASTEN E OFELAO (si legge con la A accentuata). Gemelli eterozigoti, vivono diveramente anche il rapporto con la Natura e il discorso "discendenza di Agortos- destino".
- Vorreste che noi imparassimo a distinguere le pietre e a nominarle, vero padre?- gli chiese. Donamis si levò la pietra dalla bocca, ma non vi staccò gli occhi da dosso. - Mi piacerebbe. E’ un dono di famiglia! - E se io non lo volessi questo dono? Donamis sollevò lentamente gli occhi dalla pietra per posarli sul volto del figlio. Si domandò se quella frase non fosse provocatoria, e se Danasten non volesse ricominciare a litigare. - Ma certo- rispose poi- dev’essere comunque una tua scelta. Non posso importi cosa fare o non fare della tua vita! Danasten annuì con la testa. Poi si guardò attorno come a vedere se qualcuno lo stesse sentendo, perché era evidente che ciò che stava per dire lo imbarazzava. Si accostò ancora di più a suo padre che fece lo stesso. - Il fatto è- cominciò Danasten in tono mesto- che non credo di esserne all’altezza. L’unica conseguenza che riesco a riportare toccando una pietra è quella di ferirmi, e non sono capace nemmeno di trovare un sasso in mezzo al terreno! - Ma ci vuole del tempo per… - Tempo? E Ofelào quanto tempo ha impiegato per interpretare correttamente il manoscritto, o trovare una pietra? Lui che, come me, giorni fa non avrebbe saputo distinguere un ciottolo da una sasso potente!
N.B: Danasten lo avete già incontrato nel primo libro...ricordate in che occasione?
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