| 1) Romanzi storici. Perché questa scelta?
La storia mi piace dall’epoca della scuola elementare, probabilmente perché mi capitava anche da bambina di chiedermi cosa hanno provato delle persone che noi ricordiamo ancora oggi, quando hanno dovuto fare delle scelte importanti che spesso hanno avuto delle ricadute non solo sulla loro vita, ma anche su quella degli altri.
2) Credi che narrare le vicende di personaggi realmente esistiti possa mettere un freno alla fantasia di uno scrittore, che diviene dunque troppo condizionato dalle vicende della Storia e non delle sue storie?
Non sono molto brava ad inventare storie e personaggi, però, credo che attraverso un serio lavoro di documentazione storica si possa entrare dentro ad un’epoca e, anche se questo è più difficile da realizzare appieno, anche dentro ai pensieri, ai sentimenti e alla la mentalità di chi l’ha vissuta… e poi spero di riuscire a fare con i miei romanzi anche della divulgazione storica, raccontando di personaggi e fatti poco conosciuti, ma che hanno avuto in passato un loro peso. Mi piace riportare alla luce le vite di personaggi storici minori, a volte, li scelgo perché resto colpita dal contributo che hanno dato in qualche evento oppure trovo un loro ritratto e comincio a chiedermi com’erano veramente nella vita di tutti i giorni e come si comportavano nei confronti delle persone che gli erano accanto e da lì parte tutto un lavoro di ricerca che poi si conclude con la stesura del romanzo.
3) I tuoi libri sono costellati di scene sessuali molto esplicite. Perché, in un romanzo che si prefigge di raccontarci delle vicende storiche, sei molto attenta alla descrizione della vita sessuale dei personaggi?
Le scene erotiche sono legate anche al tipo di personaggi che scelgo di raccontare, nella saga di Alain e Juliette sono esplicite e, a volte, anche ricche di varianti e in qualche modo sono scene costruite prima con la testa e poi con il corpo, come era nei romanzi erotici francesi tra fine ‘700 e inizio ‘800 (può sembrare strano, ma anche le scene erotiche dei miei romanzi sono spesso il frutto delle letture che ho fatto… Juliette è la figlia del marchese De Sade e quindi questo dato non poteva non entrare nella storia, ma Sade è un romanziere volutamente eccessivo e quindi ho cercato di usarlo come fonte, ma spogliandolo di quanto effettivamente sarebbe troppo distruttivo ed è probabilmente frutto solo della sua fervida immaginazione… d’altra parte non ho letto tutto Sade, perché in alcuni passaggi è abbastanza pesante). Nei romanzi ad ambientazione risorgimentale le scene erotiche sono più soft e derivano non da fonti letterarie, ma da fonti iconografiche dell’epoca, come per es. i disegni del pittore milanese Francesco Hayez.
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